La sottoscrizione di protesta, ovviamente, chiedeva di annullare la delibera.
Veemente la reazione dell’Avanti che, nel dare la notizia, pubblicò un commento durissimo e certo non del tutto elegante nella sua considerazione conclusiva: “Curiosi questi signori – scriveva il giornale socialista – che vogliono pagarsi i divertimenti coi danari del Comune. Si trattasse – aggiungeva – di spettacoli popolari per l’istruzione ed educazione! Ma si tratta di spettacoli mediocrissimi, con biglietto a caro prezzo, per dare occasione alle belle signore di far mostra delle loro nude prominenze”.