Terni 1510, il Comune dà una casa nuova per il Podestà

podestà

Ad un certo punto si prese coraggio e si decise per un ampliamento ed una ristrutturazione completa della casa del podestà di Terni. Il Consiglio di Cerna, riunito il 17 febbraio 1510 nominò quindi una commissione che si occupasse della faccenda.

Fu necessario impegnarsi per la spesa, al fine di ottenere – a conti fatti – un risparmio. Già da qualche decina di anni era in verità uso che il Municipio ternano eleggesse i propri Podestà (i quali svolgevano i ruolo di giudici nei contenziosi civili e penali) tra i cittadini che ne possedevano i dovuti titoli, invece che ricorrere a Podestà che fossero originari di altre città. Si preferiva un ternano sempre per non pesare troppo sulle casse comunali costantemente in difficoltà: innanzitutto perché si evitavano così le spese dovute all’ospitalità e poi perché il corrispettivo in denaro dovuto a quella carica veniva in una qualche maniera contenuto.

Molto spesso, però, la nomina fatta dal consiglio ternano non andava a buon fine. I podestà “fatti in casa” sempre più frequentemente non erano accettati e spesso ricusati e quindi sostituiti con podestà nominati dai governatori. Il Comune doveva provvedere alla loro dimora che normalmente era presa in affitto a prezzi piuttosto esosi, Fino a che si calcolò, appunto, che era più conveniente avere a disposizione in proprietà del Comune la casa che ospitava il Podestà.

/ 5
Grazie per aver votato!