Terni 1589: proibito ai parenti seguire il morto fin dentro la chiesa

funerali chiesa

Fu indicata come “inconveniente costumanza”, alla riunione del Consiglio Cittadino di Terni del 6 febbraio 1589, che definì un “cattivo abbuso (sic!) nel baciar li morti in Chiesa, con parole inconvenienti che si dicono”. Per questo motivo si decise di emettere un’ordinanza secondo la quale “parenti et attinenti in qualsiavoglia grado non possino far compagnia ai cadaveri, se non fino alla porta della Chiesa, come si fa in molte Città nonché in Roma in particulare…”.

Quindi si decise che “più non sia licito a gli heredi et successori del morto andare a far compagnia al morto et cadavero sotto la pena di dieci scudi per ciascuno”.

Fonte: Lodovico Silvestri, Collezione di memorie storiche tratte dai protocolli delle antiche Riformanze della città di Terni dal 1378 al 1816. Ristampa a cura di Ermanno Ciocca, Terni 1977, Ed. Thyrus

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